Un documento affinché abbia validità legale e opponibilità a terzi è fondamentale avere la firma digitale e la marca temporale.
Dalla realtà al digitale
Nel mondo fisico un documento cartaceo affinché abbia validità legale opponibile a terzi è necessario che venga firmato e datato.
Se la firma in un documento digitale può avvenire in vari modi, non necessariamente tramite la FEA Firma Elettronica Avanzata o la Firma Digitale, ma anche la semplice firma autografa opportunamente digitalizzata. La data e l’ora, il cosiddetto timestamping in lingua inglese, vengono apposte via marca temporale.
Chi fornisce la marca temporale?
Come avviene per la PEC Posta Elettronica Certificata, lo SPID Servizio Pubblico di Identità Digitale anche nel caso della marca temporale il servizio viene rilasciato esclusivamente da un’ente certificatore, il quale garantirà integrità, sicurezza e identità del servizio.
La marca temporale ha un costo relativamente basso e viene acquistata in pacchetti, non necessariamente associabili a una firma digitale.
4 Fattori indispensabili da sapere!
- Una marca temporale associa a un documento informatico una validità temporale, assicurando validità nel tempo e opponibilità a terzi.
- La marca temporale può essere applicata anche su documenti non firmati digitalmente assicurando così data, ora sicure e validità legale.
- Secondo l”articolo 49 del Dpcm del 30/03/2009 prevede che la mara temporale emessa sia conservata in appositi archivi per un periodo non inferiore a 20 anni.
- Validità anche nel caso in cui venga apposta una marca temporale a un documento firmato digitalmente, anche nel caso in cui la firma sia scaduta/sospesa/revocata, a patto che la marca sia stata inserita in un periodo precedente ala scadenza/revoca/sospensione della firma.
Che cosa contiene una marca temporale?
- identificativo dell’emittente;
- numero di serie della marca temporale;
- algoritmo di sottoscrizione della marca temporale;
- identificativo del certificato relativo alla chiave di verifica de la marca temporale;
- riferimento temporale della generazione della marca temporale;
- identificativo della funzione di hash utilizzata per generare l’impronta dell’evidenza informatica sottoposta a validazione temporale;
- valore dell’impronta dell’evidenza informatica.
Quando usare la marca temporale?
La marca temporale, salvo casi eccezionali, viene utilizzata da aziende e liberi professionisti, in alcuni dei seguenti casi:
- richieste di emissione di credito
- finanziamenti a medio lungo termine destinati alle imprese
- richieste di anticipo su forniture/esportazioni
- documento di valutazione rischi
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