Aggiornare a Windows 10 gratis (dopo 29 luglio 2016)

Venerdì 29 luglio 2016 si è conclusa ufficialmente la possibilità di effettuare gratuitamente l’upgrade a Windows 10. Tuttavia se si utilizzano tecnologie assistive è ancora possibile passare all’ultima versione del sistema operativo di Microsoft.
In realtà anche gli utenti che non usano tecnologie assistive possono, tuttavia, eseguire l’aggiornamento a Windows 10.
Infatti, forse a causa di un bug, l’assistente all’aggiornamento non effettua alcun preventivo controllo sulla presenza o meno di tecnologie assistive. Pertanto l’unico requisito per eseguire l’upgrade a Windows 10 è: essere in possesso di una copia originale di Windows 7 (SP1) oppure di Windows 8.1 – mentre oramai sono deprecati il primo Windows 7 (è stato supportato fino al 9 aprile 2013) e Windows 8 (supporto terminato il 12 gennaio 2016).
Per il download sono necessari 3GB.

Tra le novità più rilevati di Windows 10 ci sono: il browser Edge, un avvio veloce, l’assistente vocale Cortana e il ritorno del mitico menù Start.

Backup

Nonostante il passaggio alla nuova versione di Windows 10 non modifica in alcun modo i dati degli utenti è, comunque, consigliabile, di fare una copia di backup su un supporto esterno, ad esempio su pen drive.

Assistente all’aggiornamento di Windows 10

Dal sito ufficiale Microsoft scaricare l’assistente all’aggiornamento di Windows 10. Si tratta di un file da pochi MB che si occuperà, dapprima di controllare che il computer in uso sia compatibile, poi di scaricare e installare il nuovo Windows 10.
L’upgrade complessivamente dovrebbe durare circa 3 ore. La durata dipende da vari fattori, tra cui l’efficienza della connessione a internet e dell’hardware. Tuttavia durante l’esecuzione dell’assistente è possibile continuare a usare il pc.

Nel corso della procedura d’installazione di Windows 10 verrà chiesto di accettare le condizioni di licenza per il software Microsoft.

Rimozione della cartella Windows Old

Quando si effettua l’upgrade di un sistema operativo Windows, viene creata automaticamente la cartella “Windows.Old” utile per effettuare un’eventuale downgrade (ripristino del sistema operativo precedente). Tale cartella presente all’interno della directory C:/Windows occupa diversi GB che possono essere liberati usando la procedura guidata di pulizia.
Aprire il menù start di Windows 10 e digitare “Pulizia disco”.
All’avvio dell’utily fare clic su Ok, poi fare clic sul pulsante “Pulizia file di sistema”. Attendere il completamento dell’analisi, verificare che sia spuntata la voce “Installazioni di Windows precedenti” e infine fare clic su OK. Verrà mostrato un avviso dove informa che si stanno per rimuovere definitivamente i file, confermare facendo clic sul pulsante “Elimina file”.

Conclusioni

Implicitamente Microsoft sta tutt’ora spingendo il maggior numero di utenti a passare a Windows 10, grazie a questa versione gratuita rivolta a tutti (e non solo a chi adotta tecnologie assistive). Considerando il costo ufficiale della release presente su Microsoft store – ben 121,50 euro; si tratta di un’ottima possibilità per avere l’ultimo sistema operativo gratuitamente – anche se non si usano tecnologie asssistive.

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