Excel (L42): Calcolare tasso d’interesse netto

Nel momento in cui si investe su un prodotto finanziario si ottiene un tasso di interesse soggetto a ritenuta fiscale del 26% – ad eccezione dei titoli di Stato e dei buoni fruttiferi postali tassati del 12,5%.

A tale aggravio va aggiunta l’imposta di bollo del 0,2%.

Solo nel caso del conto corrente e del libretto postale l’imposta di bollo, fissata a 34,20€ annui, si può evitare avendo una giacenza inferiore a 5.000 euro annui (o sempre più spesso con rendicontazione mensile, trimestrale o semestrale).

I prodotti finanziari, oltre alla tassazione sugli interessi, prevedono la patrimoniale indiretta tramite l’imposta di bollo del 2 per mille.

Formula per il calcolo d’interesse

Aprire un nuovo foglio di calcolo e identificare le seguenti celle:

  • A1 = importo investito*
  • B1 = tasso d’interesse lordo
  • C1 = durata
  • D1 = trattenuta fiscale**
  • E1 = tasso d’interesse netto**
  • E1 = interessi lordi*
  • F1 = importo della trattenuta fiscale*
  • G1 = interessi netti*
  • H1 = capitale rimborsato*

*impostare come valuta
**impostare come percentuale

Nella cella D1 impostiamo il valore in percentuale della trattenuta fiscale pari al 26% tranne nel caso di buoni fruttiferi e titoli di Stato va, invece, configurato, al 12,5%.

Invece, nella cella E1 otteniamo il tasso d’interesse netto grazie al prodotto tra B1 (tasso lordo) e D1 (trattenuta fiscale).

La cella va impostata come percentuale e la formula da inserire è:

=(B1-D1)/100

La formula da inserire nella cella F1 è data dal prodotto tra importo investito, tasso d’interesse lordo e durata diviso per la durata di un anno.

=(A1*B1*C1)/36500

Pertanto se ipotizziamo di investire € 1.000 con tasso lordo dello 0,70% e una durata di 270 giorni.

=(1000*0,7*270)/36500

L’interesse lordo è di euro 5,18 pari a un tasso d’interesse dello 0,44% da cui dobbiamo calcolare la trattenuta fiscale.

Nella cella G1 effettuiamo il prodotto tra l’interesse lordo ottenuto e la ritenuta fiscale.

=D1*E1

Il risultato ci restituisce l’importo della trattenuta fiscale, nell’esempio preso in esame è pari a euro 1,35.

Adesso non ci rimane da fare che la differenza tra l’importo lordo con quello della trattenuta fiscale per ottenere l’interesse netto. Nella cella H1 riportiamo la formula:

= E1- F1

L’interesse, considerando il nostro esempio, è di euro 3,83 su 270 giorni di investimento.

Infine, nella cella I1 facciamo una semplice somma tra il capitale investito (presente all’interno della cella A1) e gli interessi netti (cella G1) per ottenere il capitale rimborsato.

=A1+G1

Tuttavia bisogna aggiungere che tutti i prodotti finanziari sono ulteriormente tartassati da un’ulteriore imposta di bollo pari a 0,2% effettuata al momento della rendicontazione annua, di conseguenza nella cella J1 riportiamo sotto forma di percentuale il valore 0,2 mentre nella cella K1 la formula:

=H1*I1

così abbiamo quanto incide l’imposto di bollo sulla somma rimborsata. Infine, all’interno della cella L1, fare la differenza tra h1-j1 per avere il valore effettivo.

=H1-J1

Alla fine di tutti questi calcoli, considerando l’esempio descritto, l’importo guadagnato è di € 1,82!

Imposte indirette

L’imposta di bollo sui prodotti finanziari pari al 2 per mille unitamente all’imposta di bollo su conti correnti e libretti postali pari a 34,20 euro annui rappresentano un’imposta indiretta o sarebbe più corretto affermare l’ennesima patrimoniale nascosta che colpisce il patrimonio dell’italiano.

L’IVA, l’imposta sul valore aggiunto, è l’imposta indiretta più nota. Colpisce il reddito quando bisogna pagare un prodotto e/o un servizio. Attualmente in vigore ci sono tre percentuali: 4% su alcuni alimenti e specifici servizi, 10% su alimenti, utenze di luce, gas e acqua e l’ordinaria al 22%.

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