Imposta di bollo su cc e lr

Ottobre, insieme a gennaio, aprile e agosto, sono i mesi in cui la banca addebita l’imposta di bollo per conti correnti e libretti di risparmio con una giacenza media superiore ai 5.000 euro.

Indice


Cos’è l’imposta di bollo su conti correnti e libretti di risparmio

L’imposta di bollo per conti correnti e libretti di risparmio si applica quando la giacenza media supera i 5.000 euro. L’addebito annuo è di € 34,20 per le persone fisiche . Questo importo viene addebitato trimestralmente per i conti correnti e annualmente per i libretti di risparmio. È possibile evitare questa imposta mantenendo una giacenza inferiore a 5.000 euro.
L’imposta di bollo non è legata alla movimentazione del conto ma esclusivamente alla giacenza media calcolata nel periodo di riferimento.

Imposta di bollo su investimenti finanziari

Per quanto riguarda gli investimenti finanziari come conti deposito e titoli di Stato, l’imposta di bollo è del 2 per mille annuo. Tuttavia, questa si applica solo se risultano prodotti finanziari attivi al 31 dicembre. In alcuni casi, se non ci sono investimenti a fine anno, si paga un solo euro come avviene per gli accantonamenti del libretto smart. Sono invece esenti dall’imposta di bollo i buoni fruttiferi postali, a meno che non superino i 5.000 euro, nel qual caso si applica anch’essi il 2 per mille annuo.

Esempi di addebito da parte di Bancoposta

Bancoposta offre un esempio concreto di come l’imposta di bollo venga applicata. Per un conto corrente con una giacenza media trimestrale di 5.000 euro, viene addebitato un importo di € 8,50. Per i libretti postali, l’addebito viene eseguito annualmente, solitamente nelle prime settimane del nuovo anno.


Per evitare l’imposta di bollo su conti correnti e libretti di risparmio, è sufficiente mantenere la giacenza media al di sotto dei 5.000 euro.

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