Interessi Accantonamenti e Buoni Postali Calcolati su Coefficiente

In questa guida cerchiamo di capire come vengono calcolati gli interessi sugli accantonamenti dell’offerta Smart del Libretto Postale e sui Buoni fruttiferi.

Le fonti delle informazioni presenti in questo articolo si basano su esperienza personale e sui dati disponibili su CDP.

Valore Lordo e Netto

Il valore che viene pubblicizzato è sempre lordo, significa che bisogna togliere la ritenuta fiscale del 26% sugli interessi delle offerte supersmart e del 12,5% sui buoni fruttiferi postali.

Pertanto, usando Excel, ci creiamo una variabile ad esempio Su O3 dove inseriremo sotto forma di percentuale la trattenuta fiscale degli accantonamenti pari al 26% mentre su P3 digitiamo la trattenuta fiscale per i buoni pari al 12,5%.

La formula per passare dal tasso lordo al tasso netto è semplice:

=D33*(1-$P$3)

Dove D33 contiene il tasso lordo mentre P3 include il trattenuta per i buoni.

Il 3,50% lordo sul libretto postale corrisponderà al 2,59% netto mentre il 3,50% lordo sui buoni corrisponderà al 3,06% netto. Ciò è dovuto a una tassazione inferiore di ben 13,50% a favore dei buoni.

Periodo Annuale

Il tasso di interesse lordo o netto che sia va calcolato sempre su base annuale. Di conseguenza se l’offerta si basa su un numero inferiore o superiore all’anno potrebbe essere necessario eseguire il calcolo di percentuale del tasso reale netto che si riceverà per il periodo sottoscritto.

Il 3% annuo lordo corrispondente al 2,22% netto su un periodo di 9 mesi (270 giorni) su un importo di € 1000 con interessi di € 16,42 porterà a un tasso reale per il periodo applicato dell’1,64%.

Data la formula, dove K6 contiene il valore nominale e J6 gli interessi netti maturati (senza imposta di bollo).

=K6/J6

Imposta di bollo

L’imposta di bollo è dovuta nel caso in cui alla rendicontazione annuale del 31 dicembre siano presenti offerte supersmart e/o buoni attivi. Nel caso in cui ci siano stati dei prodotti attivi portati a termine si pagherà la cifra simbolica di 1 euro.

L’imposta è dovuta nella misura 0,2% del valore nominale o, qualora la cifra dovuta fosse inferiore, nell’importo minimo di 1 euro.

Nel caso dei buoni fruttiferi l’imposta di bollo non è dovuta qualora il portafoglio complessivo sia inferiore a 5.000 euro.

Su Excel il calcolo dell’imposta di bollo avviene definendo, inizialmente, il calcolo del periodo. Infatti, l’imposta di bollo si paga dall’inizio della sottoscrizione e, qualora, sia attiva al 31 dicembre.

Pertanto in una cella definiamo la data d’inizio dell’offerta mentre in una cella più distante impostiamo il 31 dicembre dell’anno in corso. Entrambe le celle devono essere formattate come date.

A questo punto è sufficiente eseguire una differenza tra date:

=-(A18-$S$4)
=ASS(A18-$S$4)

Dove A18 include la data d’inizio mentre S4 la data di rendicontazione. È stato inserito il meno prima della parentesi per ottenere un valore assoluto.
In alternativa è possibile ottenere un valore assoluto sostituendo il meno prima della parentesi con la funzione ASS.

La formula per calcolare l’imposta di bollo è data dal prodotto tra valore nominale, imposta di bollo allo 0,2% e numero di giorni, dividendo il tutto per 365.

=(J8*0,2%*G8)/365

Calcolare il Montante

Il Montante è la somma del valore nominale e gli interessi netti maturati, escludendo l’imposta di bollo (sarà aggiunta successivamente).

Per ottenere il montante bisogna cercare sul foglio informativo del prodotto sottoscritto il valore del coefficiente netto e moltiplicarlo per il valore nominale.

Un BFP con tasso lordo al 2%, netto all’1,75% e coefficiente di 1,053557 sui 2100 euro consentirà di ottenere 112,47 € di interessi netti (esclusa imposta di bollo).
La formula da applicare è:

=J37*-(1-A42)

Dove J37 rappresenta il valore nominale sottoscritto e A42 il coefficiente netto indicato sul foglio informativo del prodotto.

Telelavoro serio!

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