La storia delle tasse in Italia

Il MEF, dipartimento delle Finanze, nel suo portale ha dedicato una sezione a “I tributi nella Storia d’Italia” suddivisa in ordine cronologico.

Imposta vs Tassa

Le tasse si pagano per avere un servizio, ad esempio le tasse universitarie o le tasse per pagare l’immondizia mentre le imposte colpiscono il patrimonio, ciò che si possiede basti citare la tassa sul possesso del televisore, dell’automobile, di una casa (eccetto quella in cui si abita) o della giacenza su conto corrente o investimenti patrimoniali.

In grassetto le tasse abolite.

  • 1862 Imposta di registro
  • 1862 Imposta sulle successioni e donazioni
  • 1862 Imposta di bollo
  • 1862 Imposte ipotecaria e catastale
  • 1862 – 1954 Tassa di manomorta
  • 1862 Tassa sulle società di assicurazione
  • 1862 – 1923 Tassa sui trasporti ferroviari
  • 1862 – 1973 Tassa sulle carte da giuoco
  • 1862 – 1974 Imposta sul consumo del sale
  • 1863 Giuoco del Lotto
  • 1864 – 1947 Imposta sui terreni (o fondiaria)
  • 1864 – 1973 Imposta di ricchezza mobile
  • 1864 Imposta di fabbricazione e consumo. Le Accise
  • 1865 Imposta sui fabbricati
  • 1866 – 1973 Imposta sul valore locativo
  • 1868 – 1974 Imposta di famiglia
  • 1868 – 1884 Tassa sul macinato
  • 1874 – 2007 Tassa sui contratti di borsa
  • 1922 Imposta straordinaria sul patrimonio
  • 1923 – 1973 Imposta complementare progressiva sul reddito
  • 1927 – 1943 Imposta sui celibi
  • 1938 Canone di abbonamento radio televisivo
  • 1940 – 1972 IGE, Imposta generale sull’entrata
  • Anni 70 – La grande riforma tributaria
  • 1973 IVA, Imposta sul valore aggiunto
  • 1974 – 1998 ILOR, Imposta locale sui redditi
  • 1973 IRPEF, Imposta sul reddito delle persone fisiche
  • 1973 – 2004 IRPEG, Imposta sul reddito delle persone giuridiche
  • 1992 ICI, Imposta comunale sugli immobili
  • 1998 IRAP, Imposta regionale sulle attività produttive
  • 2003 IRES, Imposta sul reddito delle società

Tasse evitabili

Tra le numerose tasse ci focalizziamo su quelle che si possono evitare.

  • Canone tv, introdotto nel 1938. Costo annuo: 90 euro rateizzati sulla bolletta della luce.
    Soluzione: basta non possedere la tv e sostituirla con un buon monitor connesso a un pc e a una connessione a banda larga per vedere quasi tutti i canali in streaming.
  • Imposta di bollo su prodotti finanziari, 0,2% alla rendicontazione del 31 dicembre.
    Soluzione: investire a inizio anno in prodotti con una durata inferiore a 365 giorni in modo tale che alla rendicontazione dell’ultimo dell’anno non vi sia nulla. In questo caso si paga solo 1 euro di imposta.
  • Imposta di bollo su conto corrente e libretto postale di euro 34,20 annui, generalmente addebitata trimestralmente per giacenze pari o superiori a 5.000 euro.
    Soluzione: Evitare di tenere 5.000 euro, in alternativa investirli a basso rischio mantenendo inalterato il capitale (ad esempio in buoni fruttiferi).
Soluzioni lecite per pagare meno tasse.

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