La Moneta – Quali sono i mezzi di pagamento elettronico?

Prima dell’introduzione della moneta la compravendita avveniva tramite il baratto, lo scambio di beni/servizi come pelli, sale, tabacco e persino gli schiavi.

La moneta è un bene accettato da tutti come mezzo di pagamento per l’acquisto di beni/servizi e per togliere qualsiasi debito e obbligazione.

La misura del valore è la funzione che svolge la moneta nel definire il valore del bene.
Esempio: se un chilo di pane e un litro di latte hanno lo stesso prezzo significa che hanno lo stesso valore.

La moneta risparmiata forma ricchezza detta riserva di valore
Mentre la moneta che permette di trasferire il valore dei beni viene detta portavalori nello spazio. Un immobile (terreno o fabbricato) può essere venduto e il ricavato utilizzato in modo diverso.

La moneta legale

La moneta legale viene accettata ovunque ed è distribuita in banconota dalla Banca d’Italia mentre in formato metallico dalla Zecca dello Stato.

La moneta bancaria

La moneta bancaria comprende tutti quei mezzi di pagamento che sostituiscono la moneta legale con il presupposto dell’esistenza di denaro necessario per il pagamento presso la banca del correntista (chi ha un conto corrente).
I principali mezzi di pagamento bancari sono elettronici, quali: carte di credito, bancomat e bonifici.
L’assegno è un mezzo di pagamento accettato sulla fiducia. Può essere bancario emesso direttamente dal correntista non assicurando però la presenza del denaro oppure circolare emesso dalla stessa banca garantendo la presenza di liquidità.

La moneta commerciale

La moneta commerciale rappresentata generalmente dalla cambiale è un mezzo di pagamento per effettuare acquisti a credito, accettato sulla fiducia.

Sia la moneta bancaria sia la moneta commerciale sono monete a circolazione fiduciaria.

Metodi di pagamento elettronico

Il Bancomat è una tessera magnetica rilasciata dalla banca dove il cliente ha attivato un conto corrente.
Consente di effettuare varie operazioni come versamento e prelievo di contanti o pagamenti nei negozi.
L’addebito avviene immediatamente sul conto corrente associato.

La carta di credito, incluse le prepagate e quelle fornite di codice IBAN, ha lo stesso formato e funzioni del Bancomat tuttavia l’addebito avviene il mese successivo.

Esistono anche fidelity card che permettono di effettuare acquisti e ottenere sconti speciali solo presso alcuni negozi.

Ci sono pure le carte revolving ma queste sono maggiormente legate al credito, uno dei prossimi argomenti che tratteremo.

L’elenco non si esaurisce qui si possono citare anche l’addebito automatico (ex RID) come d’altronde l’accredito automatico (EFT) di pensioni/stipendi, le ricariche di carte prepagate, i giroconti o postagiri che consentono di trasferire liquidità tra più conti dello stesso correntista.

Ovviamente anche il bonifico bancario/postale, i servizi di PagoPa e di Paypal rientrano tra i pagamenti elettronici.

Sistema monetario

Il sistema monetario è l’insieme dei diversi tipi di moneta (legale, bancaria, commerciale ed elettronica).
La base del sistema è rappresentata dall’unità monetaria (euro, dollaro, sterlina…) divisa in multipli e sottomultipli.

Cronologia sistemi monetari:

  • Sistema metallico, nel XIX secolo con la circolazione di monete d’oro oppure oro e argento.
  • Sistema cartaceo a cambio aureo, dalla fine della Prima Guerra Mondiale con moneta cartacea convertibile in oro.
  • Sistema cartaceo a corso forzoso, iniziato dopo la crisi del ’29 non convertibile.
  • Dollar standard, dalla fine della Seconda Guerra Mondiale fino al 1971.

L’attuale sistema è cartaceo a corso forzoso perché le banconote non possono essere convertite in oro.

Il valore della moneta

Può essere:

  • Nominale/legale: il valore impresso sulla moneta.
  • Intrinseco/effettivo: il valore del materiale usato per creare moneta.
  • Esterno/cambio: il valore della moneta di una nazione rispetto ad un’altra.
  • Potere d’acquisto/valore estrinseco: quantità di beni/servizi acquistabili con un’unità di moneta.

Il potere d’acquisto

Il potere d’acquisto varia inversamente proporzionale al livello dei prezzi.
Se salgono i prezzi il potere diminuisce e viceversa.

L’inflazione è un aumento generalizzato del livello dei prezzi che erode il potere d’acquisto della moneta.
Per misurare l’inflazione viene aggiornato ogni anno dall’ISTAT il paniere (insieme di beni) di una tipica famiglia; si prendono in considerazione la variazione dei prezzi e la loro importanza.
In questo modo si stabile l’indice generale dei prezzi al consumo delle famiglie di operai e impiegati e con esso la variazione del potere d’acquisto detto anche costo della vita.

L’inflazione può essere:

  • Strisciante se la variazione percentuale è tra il 2% il 4%. Non preoccupante.
  • Galoppante se la percentuale è superiore al 5%. Il governo deve adottare delle misure di contenimento.
  • Iperinflazione se si supera il 20%. Provvedimenti eccezionali.

Le cause dell’inflazione possono essere:

  • costi di produzione;
  • aumento di materie prime importate dall’estero (inflazione importata);
  • eccesso di liquidità generata da spesa pubblica o troppi prestiti concesse dalle banche;
  • offerta globale insufficiente alla domanda globale (inflazione da domanda).

Gli effetti dell’inflazione penalizzano:

  • Dipendenti e pensionati non possono adeguare liberamente il proprio reddito al costo della vita; solamente un intervento può adeguare i salari e le pensioni;
  • Produzione: inizialmente traggono vantaggio ma a lungo termine possono generare stagnazione, creando problemi di occupazione.
  • Consumo: per chi ha riserva di denaro investe in bene rifugio come oro e opere d’arte.
  • Debitori traggono vantaggio rispetto ai creditori.
  • Rapporti internazionali: aumenta l’importazione e diminuisce l’esportazione.
Telelavoro serio!

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